Dalla tradizionale coltivazione del castagno, molto presente sulle pendici dell'Alpe di Catenaia, sopravvivono nel nostro territorio i piccoli e antichi seccatoi di castagne, e a Falciano i mulini a pietra azionati dall'acqua, dove il movimento delle macine è dato da un condotto ad acqua che aziona una pala di legno, dotata di pale a cucchiaio disposte verticalmente per trasmettere energia mediante un albero, il tutto per poter offrire una farina di castagne eccezionale.
Così nel periodo della raccolta tradizionali sono le sagre delle castagne e nelle case è consuetudine gustare questo frutto della natura mettendo in tavola le caldarroste o bruciate con il vino novello, le ballotte o il baldino.
Preparazione: 30' - cottura 30' - Farina di castagne 500 gr, un pizzico di sale, pinoli, rosmarino, olio di oliva.
Impastate in una terrina la farina setacciata col sale, 2-3 cucchiai d'olio e acqua fredda sufficiente a ottenere un composto fluido che lascerete riposare mezz'ora. Nel frattempo fate appassire gli aghetti di un rosmarino in un padellino con 3-4 cucchiai d'olio.
Travasate il composto in una teglia da forno larga e bassa (il baldino al massimo può essere alto un dito) cospargetelo di pinoli e irroratelo d'olio profumato al rosmarino.
Introducete in forno già riscaldato a 220° per mezz'ora circa.
Il baldino deve avere un bel colore marrone, proprio come la buccia delle castagne, ed essere estesamente screpolato.