Quando il paesaggio perde le caratteristiche rudi e aspre delle montagne casentinesi, quando la terra si addolcisce nelle colline che scendono verso l'Arno e a est si erge lontana la mole dell'Alpe di Catenaia si scopre Valenzano il cui castello domina la valle del rio Talla dall'alto di un poggio posto sopra il torrente Cantalupo.
Un viaggio a Valenzano è sinceramente consigliabile, oltre che per la bellezza del paesaggio per visitare il Castello di Valenzano, che è un notevole complesso ricostruito a partire dal 1870 in forme neogotiche e neoromantiche in una singolare unione di elementi tratti dall'architettura medievale senese. Infatti la famiglia Bastogi, proprietaria di quello che rimaneva del castello, commissionò la sua ricostruzione a uno degli architetti che avevano lavorato al castello di Brolio nel Chianti.
Il Castello di Valenzano appartenne agli Ubertini, potente famiglia che estendeva i suoi possedimenti in questa zona del Casentino e un cui ramo prese il nome di Ubertini da Valenzano. Nel XIII secolo fu diviso tra i monaci di Camaldoli e gli Ubertini di Valenzano e dal 1218 Camaldoli lo concedeva in affitto ai suoi fedeli. Nel 1386 anche Valenzano si sottomise alla Repubblica Fiorentina ed è in occasione della sottomissione che si scopre che vi vivevano 40 uomini. Al Castello si accede da un portale in stile, imponente per la sua mole, che invita a proseguire per un viale che conduce al piazzale davanti al Castello, ed è da questo viale che si ammira il bellissimo parco ornato di piante secolari che circondano la mole del maniero, che con torrette angolari, pinnacoli, archi a sesto acuto e merli di varie forme riproduce quell'idea che gli uomini dell'ottocento avevano dei castelli medievali idealizzandola con il gusto romantico di quell'epoca.
Il Castello di Valenzano si sviluppa intorno ad un chiostro interno dove in un lato è la piccola chiesa di Santa Maria a Valenzano e dall'altro un bel porticato. La parte interna del Castello conserva alcune strutture medievali e interessante è vedere l'uso dei materiali dove il mattone e la pietra differenziano le varie parti della costruzione ed evidenziano particolari come le finestre e i balconi.
Oggi è possibile godere della bellezza del Castello grazie alla disponibilità del proprietario Marino Franceschi e grazie ai servizi rivolti al turista come il Ristorante la Principessa realizzato nell'ala dove un tempo erano le vecchie stalle. Completamente ristrutturate anche le vecchie cantine sede ideale per mostre , e tutt'ora attivo è il vecchio mulino ad olio con le antiche macine in pietra.
ll Castello è oggi ricercato per prestigiosi convegni e banchetti allestiti nel grande salone con soffitto a cassettone dipinto, con l'antico focolare e con le finestre ad arco da cui si gode un panorama mirabile.
Durante il periodo estivo il Castello di Valenzano ospita importanti manifestazioni musicali come Pievi e Castelli in Musica e Valenzano Symphony con cui Comune di Subbiano, Provincia di Arezzo, Comunità Montana del Casentino hanno voluto fondere mirabilmente l'arte musicale con quella artistica e storica.
Costeggiando il muro di cinta del Castello si può decidere se proseguire per la strada di campagna che porta all'Alpe di Catenaia passando dall'Agriturismo della Casina della Burraia lungo i recinti dei suoi allevamenti di cavalli o se discendere verso Poggio D'Acona, insediamento etrusco dove sono state rinvenute anche monete del I sec. d.C. posta sopra un piccolo canale che divide il rio Talla dal Brele .
Qui si trova la piccola Chiesa del XIII secolo intitolata a Santa Lucia dove si può vedere un affresco del pittore Ademollo raffigurante il Martirio di Santa Lucia, sempre nella Chiesa sono conservate fra gli arredi sacri delle interessanti carta-gloria d'oro sei-settecentesche. Dal borgo è godibile un bel panorama, da un lato svettano tra cipressi austeri e secolari le rosse e fiabesche torri del Castello di Valenzano che si protendono verso il cielo , dall'altro lato la valle di Chitignano e tutta la valle dell'Arno che si apre giungendo con lo sguardo fino a Faltona.
Sulla strada che porta a Poggio D'acona ecco l'occasione di un turismo agreste nello splendido insediamento dell' Agriturismo Le Gret, vicino all'azienda agricola Calbi che produce ottimo formaggio pecorino e offre una visita didattica per un percorso agricolo tra allevamenti di vitelli, pecore, animali da cortile e coltivazioni foraggere molto interessante.
Come si raggiunge Valenzano:
lasciato Subbiano e proseguendo per la SS.71 verso il Casentino, giunti all'altezza di Calbenzano si devia a destra per Valenzano e Poggio d'Acona proseguendo poi per la strada asfaltata.