Subbiano è una terra in cui convivono bene contemporaneità e tradizione e dove il rapporto uomo-ambiente è ancora salvaguardato. Qui sono ancora vive le tradizioni ed il ricordo della vita di un tempo, nonostante i radicali e tumultuosi cambiamenti avvenuti nella vita di tutti i giorni dalla industrializzazione.
Nel punto dove la piana aretina restringendosi gradatamente si esaurisce nella stretta gola che da l'accesso alla vallata casentinese inizia il territorio di Subbiano alla cui guardia, sopra una rupe e incorniciata da alteri cipressi, è posta la massiccia torre quattrocentesca del Castello della Fioraia. Lo scenario di Subbiano si allunga con armonia lungo l'Arno che qui ha già le caratteristiche di un giovane fiume, con le acque chiare dalle rive inghiaiate, per poi fuggire verso l'alto sino al Monte Castello E Monte Altuccia dove si confondono i confini tra Casentino e Valtiberina, tra Subbiano e Caprese Michelangelo.
Una terra quella di Subbiano dove la vegetazione s'insinua morbida tra oliveti e vigneti, delinea percorsi con cipressi e grandi querce per poi infittirsi sulle sommità delle colline e trasformarsi prima in immersi boschi di cerri e castagni sulle pendici dell'Alpe di Catenaia, e poi in secolari faggete corona naturale dei superbi Prati della Regina.
Una terra mutevole nei colori come la tavolozza di un pittore e capace di segnare lo scorrere del tempo e il passare delle stagioni... Ocra e rosso in autunno, verde cupo e marrone in inverno, verde tenue in primavera, giallo e verde intenso nella stagione delle messi. Ambiente che offre spunti al fotografo per fermare gli attimi della vita e al viaggiatore per sostare in tranquillità seppure a due passi dalla città.
Un territorio in prevalenza collinare-montano che si estende per 78,24 chilometri quadrati , con una popolazione di oltre 5400 abitanti, con Subbiano che dista da Arezzo solo 14 chilometri e che offre un ottimo collegamento sia con la città che con l'alto Casentino grazie alla linea ferroviaria Arezzo-Stia e alla strada statale 71 umbro-casentinese che consente agevoli itinerari giornalieri con i luoghi della fede come la Verna e Camaldoli, itinerari ambientali come il Parco delle Foreste Casentinesi e il Pratomagno, itinerari artistici come il Castello dei Conti Guidi a Poppi, il Castello e la Pieve di Romena, il Castello di Porciano, con un collegamento veloce con la provinciale della Libbia che collega Arezzo con Anghiari per i percorsi di Piero della Francesca.
Un luogo dove fermarsi a gustare i piatti tipici casentinesi e per la Strada del Vino degustare i vini aretini che hanno saputo frasi apprezzare.
Una terra capace di offrire ospitalità in ottimi agriturismi per vivere a contatto con la natura e il mondo agreste, in case vacanze inserite in piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato, in alberghi semplici e familiari o in relais prestigiosi.
Un luogo dove scoprire l'artigianato locale come la lavorazione del ferro battuto , percorsi museali come l'Ecomuseo della Casa Contadina e il Centro di Documentazione Archeologica Giano e ancora torri longobarde e castelli come quello di Castelnuovo e di Valenzano.